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Contributi a fondo perduto a sostegno delle imprese operanti nel settore del commercio dell’Emilia Romagna

 Finalità: l’iniziativa intende supportare la riqualificazione delle imprese operanti nei settori del commercio, di vicinato e ambulante, del pubblico intrattenimento e dei pubblici esercizi, anche polifunzionali, favorendo la rigenerazione degli spazi e la realizzazione di investimenti atti a introdurre nuovi servizi e processi di cambiamento e di innovazione digitale e tecnologica.

Soggetti beneficiari: possono accedere all’iniziativa i soggetti, gli enti e le organizzazioni private, iscritti nel Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative (REA) delle CCIAA competenti per territorio, che svolgono le attività di:

  • commercio al dettaglio in sede fissa avente i requisiti di esercizio di vicinato ex 4, comma 1, lettera d del D. Lgs. n. 114/1998;
  • commercio al dettaglio ambulante, mediante l’utilizzo di posteggio ex 2 LR 12/1999;
  • discoteche, sale da ballo ed attività simili regolarmente autorizzate all’intrattenimento danzante dagli enti competenti ex 80 TULPS;
  • somministrazione al pubblico di alimenti e bevande ex 2 comma 2, 7 comma 1 e 8 comma 1 della LR 14/2003;
  • attività, nella forma artigianale, di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, esclusivamente nel caso in cui l’impresa sia in intestataria anche di un titolo per l’esercizio di somministrazione alimenti e bevande, exR. n. 14/2003 o di titolo per l’attività commerciale di vendita in sede fissa di vicinato di prodotti alimentari ex D. Lgs. n. 114/98;
  • esercizi commerciali polifunzionali limitatamente alle attività di commercio al dettaglio di vicinato e somministrazione al pubblico di alimenti e bevande.

Requisiti di ammissibilità: possono inoltre accedere agli incentivi previsti quei soggetti che, alla data di presentazione della domanda:

  • abbiano le dimensioni di micro, piccole e medie imprese;
  • abbiano l’unità locale nella quale si realizza l’intervento nel territorio della Regione Emilia-Romagna, o, per quanto riguarda i soggetti che esercitano l’attività di commercio su aree pubbliche, sede legale o unità locale in Regione Emilia-Romagna nonché essere titolari di concessione di posteggio ubicato in Regione Emilia-Romagna;
  • siano in possesso delle regolari autorizzazioni e/o titoli per l’esercizio delle attività ammesse;
  • non siano destinatari di provvedimenti di decadenza, di sospensione o di divieto ex 67 D. Lgs. 6/9/ 2011, n. 1595.

Interventi ammissibili: sono finanziabili gli interventi inerenti, alternativamente o congiuntamente, i seguenti progetti:

  • Allestimento, riqualificazione, ristrutturazione e ampliamento delle unità locali dove sono svolte le attività, a condizione che gli interventi edili riguardino una parte dell’immobile non superiore al 25% del volume complessivo dello stesso.
  • Innovazione gestionale, al miglioramento e/o ampliamento, anche tramite l’introduzione delle più avanzate tecnologie digitali e informatiche, dei sistemi di vendita e dei servizi offerti.

Spese ammissibili: sono ammesse agli incentivi le seguenti spese:

  1. spese per opere edili, murarie e impiantistiche connesse agli interventi di riqualificazione, ristrutturazione e/o ampliamento delle unità locali nelle quali si svolge l’attività, comprese – nel limite del 10% delle opere edili, murarie ed impiantistiche – anche le spese per la progettazione e la direzione lavori;
  2. spese per l’acquisto di macchinari, attrezzature e arredi funzionali all’esercizio dell’attività; per i soggetti che svolgono l’attività di commercio al dettaglio ambulante, in tale voce di spesa sono ricompresi i mezzi di trasporto (esclusivamente mezzi elettrici) e le attrezzature specifiche e funzionali allo svolgimento dell’attività;
  3. spese per l’acquisto di hardware, software e servizi erogati nella soluzione cloud computing e SAAS (Software as a Service), di licenze;
  4. spese per l’acquisizione di consulenze specialistiche per la realizzazione del progetto (escluse le consulenze per la gestione della domanda). Tale spesa è riconosciuta nella misura massima del 30% della somma delle voci A), B), C) e comunque per un importo massimo di 20.000,00 euro;
  5. oltre alle spese sopra indicate, sono riconosciute forfettariamente spese generali in misura pari al 5% della somma delle voci A, B, C e D, ex art. 54, lettera a).

Spese non ammesse: non sono ammesse a finanziamento le spese:

  • per l’acquisto di beni e materiali di consumo, non iscrivibili a libro cespiti, nonché quelli in auto-fatturazione o per lavori in economia;
  • per l’acquisto di telefoni cellulari e smartphone, a meno che l’uso di tali dispositivi non sia promiscuo e sia documentato come strettamente strumentale e funzionale ai servizi da offrire per effetto del progetto proposto;
  • relative agli interessi passivi, all’acquisto di terreni e relative al pagamento dell’I.V.A., salvo nei casi in cui l’imposta non sia recuperabile;
  • per l’acquisto di automezzi, salvo quanto previsto per i soggetti che esercitano il commercio al dettaglio ambulante;
  • per corsi di formazione professionale rientranti nell’ambito di applicazione del fondo FSE+.

Agevolazioni: è prevista la concessione di un contributo a fondo perduto nella misura massima del 40% delle spese considerate ammissibili, e fino ad un massimale erogabile pari a euro 70.000,00.

L’incentivo è concesso in regime “de minimis” e non è cumulabile per le stesse spese con nessun altro contributo e/o agevolazione pubblica, anche nella forma del credito di imposta, fatta eccezione per le agevolazioni concesse sotto forma di garanzia dal Fondo Centrale istituito ex Legge N. 662/96.

Termini: le domande dovranno essere presentate entro la data del 14 maggio 2024; vige una procedura di tipo valutativo a sportello.

Marzo 2024

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